Il mondo Ellenico sta all’origine della nostra civiltà, in Grecia sono nati la filosofia e tutti i valori civili, sociali e politici che sono alla base della nostra cultura. L’Europa non avrebbe questa dimensione umanistica senza tali radici.

Generalmente si tende a pensare che per esplorare la cultura dell’antica Grecia sia necessario andare ad Atene o nel Peloponneso, dove sorse Micene, oppure a Creta dove sorse la prima civiltà greca e che le isole siano bellissime, per una vacanza di tutto relax al mare, ma non interessanti dal punto di vista culturale.

Nelle isole Ioniche, invece, si può vivere una esperienza totale, un viaggio in cui i segni della ricchissima storia greca sono immersi in una natura  che lascia senza fiato con paesaggi marini, splendide valli e monti, aspri o rigogliosi, che sono stati scenario di tanti eventi storici e fonte di miti immortali.

Viaggiare tra Corfù e Itaca, regno di Ulisse, dove il sovrapporsi nei secoli di molteplici occupazioni rese le isole un concentrato di storia e leggenda è una immersione nella complessità della Grecia autentica, con i suoi retaggi di culture antiche e la sua apertura sul mediterraneo moderno

La vacanza parte da Kerkira, la  città tra due fortezze. Il nostro porto d’imbarco si trova all’interno della fortezza vecchia, quindi il nostro viaggio nella storia inizia subito. All’entrata c’è un ponte che porta al promontorio dove sorge la Cittadella, si cammina tra cannoni veneziani restaurati e raffigurazioni di leoni con il libro, simboli della Repubblica di Venezia che a seconda se il libro sia aperto o chiuso ne rappresentano fasi di pace o di guerra. Oggi vi si trova un piccolo museo bizantino, l’università della musica, la chiesa di S. Giorgio, costruita dagli inglesi nelle forme di un tempio classico, ma anche tanti ristoranti e il Corfù Sailing Club (Mandraki). C’è una bella passeggiata che porta fino al faro, da dove si può ammirare uno splendido panorama della città e della costa continentale al confine con l’Albania.

La piazza principale della città si chiama la Spianàda è una delle più grandi e famose della Grecia, oggi è usata per le parate e per le partite di Cricket (anche questo un ricordo dell’epoca di dominio inglese). Nella parte occidentale è fiancheggiata dal Liston (nome decisamente veneto), con una serie di edifici porticati costruiti dai francesi tra il 1807 e il 1814  a imitazione della Rue de Rivoli di Parigi. Ci sono moltissimi locali frequentati, dalla mattina fino a notte fonda da stranieri e gente del posto, dove vale la pena fermarsi a bere un caffè o un aperitivo. A chiudere la piazza c’è il Palazzo Reale, edificio neo-classico con un maestoso portico con 32 colonne in stile dorico, all’interno del quale si trova l’unico museo della Grecia dedicato all’arte asiatica.

Campiello è il quartiere più vecchio della città, caratterizzato da stradine strette come calli e piazzette come campielli veneziani, i palazzi sono color pastello e la pavimentazione è lastricata con le tipiche pietre rettangolari. I piccoli passaggi con archi e scale ti fanno perdere in un labirinto dove si respira l’atmosfera magica dell’inconfondibile stile veneziano. Suggestivo è il mercato di frutta, verdura e pesce adiacente alla fortezza nuova, aperto tutte le mattine tranne la domenica.

Dirigendosi verso sud dopo Garitsa (baia da cui si gode un panorama da cartolina della fortezza vecchia) si arriva al Museo Archeologico di Corfù dove si può ammirare il famoso frontone del tempio arcaico di Artemide (590 – 580 a.C.) con la bellissima Gorgone che è una delle più antiche testimonianze di scultura greca monumentale (l’esempio più antico di frontone di tempio pressoché integro). Di particolare interesse è il leone di Menekrates, tra le prime sculture elleniche in pietra (7° secolo a.C.)  che rappresentino un animale, probabilmente parte del monumento tombale dedicato ad un guerriero. Il museo custodisce molti altri reperti di grande rilievo ma purtroppo al momento è chiuso per restauro. Vi terremo aggiornati sulla riapertura.